Charles Aznavour
QUEL CHE SI DICE


Io vivo solo con mamma',
In una vecchia proprieta' via paganini,
Con una gatta in liberta',
La tartaruga senza eta' e i canarini.
Perche' mamma riposi un po',
Ci penso io, visto che so' a cucinare,
Mettere in ordine, pulire
Fare la spesa e perche' no, anche a cucire.
Paura a lavorare mai!
Io sono un po'decoratore e un po' stilista,
Pero' e' la notte dove so',
Che io do tutto quel che ho', sono un artista.
Eseguo un numero speciale,
Che chiudo col nudo integrale, che mi si addice
E nella sala vedo che, i maschi dicono di me
"E' un uomo o quello che si dice"...

A cena poi verso le tre,
Ho tanti amici intorno a me, di tutti i sessi,
C'e' un aria di cordialita',
Un assoluta liberta' senza complessi.
Scoprendo delle verita'
Sul conto di chi non ci va' lo lapidiamo,
Con umorismo sempre, ma,
Con raffinata crudelta' lo distruggiamo.
C'e' qualche ritardato che,
Crede di scimmiottare me, con l'ancheggiare
Povera gente che non sa'
Quanto ridicola si fa' da compatire..
Gente che ride piu' che puo',
Parla con gesti da tenore e grande attrice,
Io, lazzi e frizzi lascio che passino alti su di me,
"Un uomo o quello che si dice"...

E quando all'alba rientrero',
A casa mia ritrovero' la mia tristezza,
Parrucca e ciglia togliero',
Ma i segni non cancellero' della stanchezza,
Mi stendo ma non dormo mai,
Penso ai miei amori derisori e senza gioia,
A lui che so' soltanto io,
E infiamma bello come un dio i miei pensieri.
Parlargli, io, non osero',
So che non gli rivelero' la mia condanna,
Se il meglio della verde eta',
In letti anonimi lo da ad una donna.
Pero' non mi guardate mai,
Con aria di severita' giudicatrice,
Che colpa posso avere se,
Madre natura fa di me:
"Un uomo o quello che si dice"...


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